
E.T. effettua la detergenza delle superfici e del circuito di lubrificazione da morchie ed otturazioni, liberando punterie idrauliche, segmenti, condotti, turbo e pescante olio:
- garantisce una detergenza massimale perché viene effettuata con il veicolo in movimento su strada e per un lasso di tempo maggiore;
- non limita il potere lubrificante dell’olio perché riduce drasticamente gli attriti;
- riveste i metalli con PTFE nanotech anti-attrito, rendendoli auto-lubrificanti ed evitando l’usura;
- incrementa potenza e coppia.
Con questa protezione:
- diminuisce l’energia assorbita per attriti;
- migliorano la scorrevolezza e le prestazioni;
- diminuiscono i trafilamenti di olio ed il consumo di carburante.
E’ la fase 1 del trattamento motore, ideale a partire da 30 – 40.000 km. Successivamente, si consiglia la ripetizione con cadenze equivalenti, specie su veicoli dotati di filtro anti particolato FAP/DPF (vedi scheda tecnica).
Uso e dosaggio
Uso e dosaggio
- il motore va trattato con ET dopo il rodaggio;
- scaldare il motore;
- capovolgere la lattina e agitarla bene;
- aggiungere all’olio motore;
- girare in strada per circa un’ora;
N.B. Non cambiare immediatamente l’olio ma sfruttare ET da un minimo di 100/200 km a non più di 1000/2000 km, per poi scaricare con il cambio dell’olio esausto e del filtro olio, lo sporco disciolto con la detergenza.
Se il motore è particolarmente sporco anticipare il tagliando.
Dosaggio
La quantità di ET da usare è in base alla cilindrata del motore:
- fino a 6-700 cc usare la lattina da 125 ml
- fino a 2000 cc usare la lattina da 250 ml
- fino a 4000 cc usare la lattina da 500 ml
- fino a 8000 cc usare la lattina da 1000 ml
Approfondisci
IL “COATING”
L’olio lubrificante è una miscela liquida composta da una base che può essere di origine minerale, semisintetica o sintetica e da un insieme di additivi quali disperdenti, antiossidanti, detergenti, antiruggine, anticorrosivi, antischiuma, antiusura, correttori di viscosità e così via.
Tali elementi vengono aggiunti a seconda delle applicazioni a cui il lubrificante è destinato. L’olio ha lo scopo principale di lubrificare le parti in movimento tra loro. Ci sono però dei momenti nei quali i componenti meccanici si trovano in condizioni di “lubrificazione precaria”:
– agli avviamenti
– alle alte temperature
– alle brusche variazioni di carico
In questi momenti si verifica il contatto metallo-metallo che genera attriti e conseguenti forti usure.
Il “coating” viene in aiuto alla normale lubrificazione. Questo trattamento rende le superfici autolubrificanti garantendo anche in situazioni di lubrificazione limite (boundary lubrication) l’assenza di contatto tra gli accoppiamenti meccanici.
Ne consegue che anche nei momenti di carenza o assenza di lubrificazione dinamica, i metalli sono protetti e non si hanno usure. Per realizzare questo rivestimento si impiegano i lubrificanti solidi, tra i quali il PTFE
rappresenta il materiale d’eccellenza. Vedi la sezione Tecnologia.
I trattamenti di rivestimento anti-attrito a base di PTFE oltre ad abbattere il coefficiente di frizione tra gli accoppiamenti meccanici, duplicano la resistenza alle temperature rispetto agli oli.
Grazie all’effetto sigillante del film di PTFE, migliora la tenuta tra gli accoppiamenti; nel caso di un motore tutto ciò si tradurrà in un incremento della compressione, a vantaggio di una migliore combustione e rendimento del motore stesso.
Ne deriva anche una diminuzione del consumo di olio e delle emissioni inquinanti.
Grazie ai minori attriti si avrĂ un minore assorbimento di potenza, un calo delle temperature del liquido lubrificante ed una riduzione della rumorositĂ , raddoppiando di fatto la
vita del motore.
I trattamenti di rivestimento Sintoflon, ridefiniscono nuovi limiti di abbattimento degli attriti.
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